Mariano Patanč


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Introduzione

La Scuola Tecnica

Queste sono le parole che mio nonno ha rivolto al Consiglio di Amministrazione della scuola in occasione del suo pensionamento e che, pił di altre, riescono a rivelare l'uomo e la sua profonda dedizione ai ragazzi:

"...Quel che conta č l'amore dei giovani, che vive sempre in me, e verso i quali mi sono sentito e mi sento ancora legato, perchč da essi ho avuto le gioie pił belle della mia vita.
In veritą io ho fermamente creduto nella lotta per il bene degli umili ed il miglioramento dei giovani.
La lunga esperienza scolastica mi ha insegnato che chi sa entrare nella loro vita sostituisce in pieno l'amore paterno e dą ad essi il senso della protezione e della guida.
Ma perchč questa guida sia efficace strumento di elevazione e di istruzione professionale č anche necessario che, alla scuola, siano dati mezzi adeguati da parte di tutti coloro, e cioč le istituzioni, che tanta responsabilitą hanno nella ripartizione delle risorse comuni..."

Mariano Patanč






L'interno della scuola "R.Morghen",
in fondo la presidenza.
A fianco com'č, oggi...
















Il cancello di entrata principale alla scuola realizzato dagli allievi su disegno di M.Patanč


Il senso di una vita vissuta per la Scuola...


Mariano Patanč, il cui affetto, aiuto e presenza paterna hanno riempito i momenti tra i pił belli e sereni della mia adolescenza di nipote, si č speso molto per altri giovani. Quelli di Portici.
Mi parlava (non molto, poichč era sempre riservato e schivo) della "sua" scuola e mi descriveva le vicende difficili che aveva dovuto affrontare per cercare di far crescere il "Morghen" ed istruire e preparare alla vita i suoi giovani...
L'Istituto l'ha praticamente creato Lui, dal nulla, l'ha preso per mano ed ha saputo farlo sviluppare e prosperare in momenti tragici della storia della cittą e della sua gente, a causa della guerra.
Per migliorare l'efficienza e le attrezzatture, egli vi versava anche i suoi assegni speciali, quelli che gli competevano come Direttore, tanto che la moglie Carmela, soleva dire che la scuola era la sua unica "rivale".
Provate a fare confronti oggi, con i nostri attuali amministratori e politici...
Penso che la cittą di Portici, i suoi giovani, e la Scuola Tecnica, l'attuale IPIAS, debbano molto a quest'uomo e spero che qualcuno senta il dovere di raccoglierne l'ereditą morale dedicandogli la scuola tanto amata, dando a questo evento non il valore di una celebrazione, poichč lui stesso non l'avrebbe gradito, ma quello del ricordo, questo sģ, a lui infinitamente caro.


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